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Set
Dall’Innovation Day a SAIE 2018. Intervista a Fabrizio Ferraris, Direttore Marketing e Comunicazione Harpaceas
Di Redazione PPAN
Quali sono le novità dell’Harpaceas Innovation Day, appuntamento che annualmente chiama a raccolta i clienti della vostra azienda?
L’Innovation Day (2 ottobre 2018, Milano) è un appuntamento dedicato a tutti i nostri clienti e a chi condivide con noi passione e filosofia lavorativa. L’abbiamo ideato come un momento di incontro per fare network, confrontarsi su idee e progetti e, perché no, far nascere nuove opportunità di business con altri attori della filiera delle costruzioni. Pensiamo, infatti, che il BIM, per essere una risposta concreta all’evoluzione dell’industria edilizia, abbia bisogno dello sviluppo di una rete di professionisti e imprese in grado di aiutare la crescita professionale e lavorativa di tutti gli interpreti coinvolti, attraverso lo scambio, l’interazione e l’innovazione digitale.
Durante la mattinata racconteremo la nostra “BIM vision”. Il pomeriggio sarà invece dedicato a quattro sessioni parallele, durante le quali verranno presentati dei progetti realizzati da chi ha già avviato il processo verso l’implementazione di una metodologia BIM oriented.
Qual è la ‘BIM vision’ dal vostro punto di osservazione?
Siamo da sempre conviti propositori dell’OpenBIM e di una digitalizzazione della filiera che si concretizzi con un metodo condiviso. Questo per dar vita ad una collaborazione efficace durante le fasi di progettazione, realizzazione e messa in esercizio delle opere.
Il BIM rappresenta un approccio nuovo in tutte le fasi della filiera. Un ecosistema aperto che dialoga e che condivide le informazioni attraverso l’interoperabilità e la collaborazione. Un processo efficiente che considera l’intero ciclo di vita del manufatto, al fine non solo di prevenire e ridurre le possibilità di errore, ma anche di ottimizzare la gestione e i costi di tutto il processo costruttivo.
Digitalizzazione per il settore delle costruzioni. Quali sono per voi le novità di questo anno appena trascorso da Digital&BIM ad oggi? Sempre più si parla di BIM, quali sono stati i passi concreti per la sua implementazione?
Senza dubbio il nuovo assetto normativo italiano sul BIM ha prodotto un sempre maggiore interesse sul tema della digitalizzazione. Il nuovo Codice degli Appalti e le norme UNI sul BIM, hanno avvicinato al tema molti professionisti, imprese, general contractor e amministrazioni pubbliche. Rimane però uno dei freni che sta rallentando l’innovazione del settore delle costruzioni nel nostro Paese: la frammentazione in piccole e medie realtà, dotate di tecnologie non adatte ad affrontare le nuove sfide.
Il BIM rappresenta la porta di accesso alla digitalizzazione del settore dell’edilizia e molte delle tradizionali barriere che frenano la sua introduzione sono state via via eliminate. In quest’ultimo anno, si sono diffuse diverse nuove tecnologie per gestire la commessa, in grado di generare nuove opportunità. Mi riferisco a soluzioni cloud per la condivisone di dati e informazioni, e ai diversi software di modellazione parametrica virtuale che consentono di simulare ogni aspetto degli asset. Ma anche alle nuove opportunità offerte dall’utilizzo dei droni per ispezionare ed esaminare i luoghi predisposti alla costruzione, così da superare gli ostacoli visivi nella fase di rilevamento, per arrivare all’utilizzo della realtà aumentata, che può consentire una comunicazione in tempo reale da remoto.
Cos’è una filiera BIM oriented? Può un evento come SAIE essere una piazza di dialogo e confronto?
La filiera BIM oriented è ciò che ho descritto con la nostra BIM Vision: un approccio condiviso per la collaborazione durante le fasi di progettazione, costruzione e messa in esercizio delle opere. SAIE e Digital&BIM Italia sono la piazza migliore per un’azienda come la nostra per incontrare chi opera nel comparto del’edilizia. Harpaceas crede a questa manifestazione e lo conferma la nostra presenza da oltre 25 anni, rinnovata anche durante la crisi che ha colpito, più di ogni altro, il nostro settore.
Il nostro auspicio è che una manifestazione come SAIE, sia sempre più una piazza rivolta alla digitalizzazione delle costruzioni, e in questo senso Digital&BIM Italia ha colto nel segno! Il settore AECO si è finalmente messo in viaggio lungo il percorso di una profonda trasformazione, che sembra ora ineludibile. Un’ondata digitale dove essere veloci farà la differenza. Se gli attori della filiera vogliono contribuire a ridefinire lo scenario del proprio mercato, devono cogliere al più presto questa opportunità.