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Il laterizio è il pane dell’architettura antica e moderna

Roma, 6 luglio 2018 – Con questa affermazione l’architetto di fama internazionale Cino Zucchi ha caratterizzato il suo intervento di apertura dell’Assemblea pubblica di ANDIL – Associazione Nazionale degli Industriali dei Laterizi.
Zucchi ha evidenziato come il laterizio sia un materiale importante per l’architettura moderna, non solo per le sue qualità estetiche, ma anche per le sue caratteristiche tecniche, in particolare quelle relative all’efficienza energetica. Un materiale ideale per il clima mediterraneo, in grado di assicurare all’edificio un ottimale sfasamento termico rispetto all’evoluzione della giornata, e quindi assicurare il miglior comfort abitativo. Zucchi ha quindi raccolto in una serie di immagini le diverse realizzazioni curate dal suo studio, in cui il laterizio è stato il protagonista tra i materiali scelti.
Ai partecipanti dell’Assemblea pubblica è stato distribuito in anteprima l’ultimo numero di Costruire in Laterizio, #CIL175 una monografia sulle opere dello studio Cino Zucchi Architetti che celebra l’abilità compositiva dei motivi di facciata (leggi lo sfogliabile).

Sul tema dell’affidabilità strutturale del laterizio sono intervenuti l’ing. Andrea Barocci, Consigliere ISI – Ingegneria Sismica Italiana, e il prof. Antonio Borri, ordinario dell’Università di Perugia. E se l’Ing. Barocci ha evidenziato come, in un paese come l’Italia altamente sismico, non si possa derogare né da una politica di miglioramento degli edifici esistenti né da una progettazione
attenta degli edifici nuovi, il prof. Borri ha raccontato attraverso l’esperienza della val Nerina colpita dal terremoto 2016, l’affidabilità e la sicurezza degli edifici in laterizio.

L’Assemblea è proseguita con una tavola rotonda dedicata al mercato delle costruzioni e all’importanza dell’innovazione moderata dall’ing. Andrea Dari, Editore di INGENIO.

Federica Brancaccio, presidente di Federcostruzioni, ha sottolineato come l’innovazione oggi sia spesso già disponibile, ma occorra incentivarne l’uso anche attraverso un sostegno del governo e un’azione di comunicazione più efficace nella direzione dei cittadini. E in merito all’evoluzione del mercato la dott.ssa Brancaccio ha lanciato la proposta di un nuovo piano casa che riprenda le idee del piano INA CASA, affinché sia data risposta abitativa ad un’evoluzione demografica in cui sono ridotte le capacità di investimento immobiliare da parte della popolazione più giovane.

Dello stesso parere Barbara Mezzaroma, presidente IMPREME, per la quale presto non si venderà più un immobile ma si offrirà un pacchetto di servizi in cui la casa è una delle componenti. Per la dott.ssa Mezzaroma sempre maggiore importanza assumerà la qualità edilizia, e non solo dei materiali e dei processi costruttivi: la parola chiave sarà la qualità del contesto abitativo. Sul tema dei materiali ha evidenziato come la sua impresa prediliga da sempre il laterizio, per le sue qualità prestazionali, estetiche e per il legame con il territorio in cui costruisce.

Il tema della qualità è rilevante anche per Salvatore Ciccarello, direttore generale di Cattolica Immobiliare. Il dott. Ciccarello ha infatti evidenziato come, con la crisi, non si sia smesso di
investire nel settore immobiliare ma valutando meglio gli immobili, proprio nella logica della qualità del contesto e non solo dell’immobile. E in questo il tema della durata dell’edificio e quindi
della sicurezza sismica assume un ruolo importantissimo.

Rudy Girardi, vice Presidente di ANCE, ha quindi evidenziato come l’Associazione dei costruttori si stia muovendo per diffondere la cultura della qualità e della sicurezza, anche con l’obiettivo di
utilizzare al meglio gli incentivi eco e sisma bonus, destinati appunto a favorire interventi di efficienza energetica e di miglioramento sismico. ANCE prevede di lanciare a settembre
un’importante campagna di informazione con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e parallelamente sta realizzando accordi con importanti società per poter assorbire gli incentivi da
parte del cittadino e favorire finanziariamente quindi la realizzazione degli interventi, attraverso appunto la cessione del credito d’imposta.

Ma per superare la crisi occorre anche innovare, come già accennato dalla dott.ssa Brancaccio. E a testimonianza di questo postulato è intervenuto il dott. Franco Manfredini, presidente della
Federazione Confindustria Ceramica e Laterizi: “grazie agli investimenti in innovazione e qualità, il mondo della ceramica ha avuto la capacità di superare il problema del forte calo della domanda
interna rafforzando il proprio ruolo a livello internazionale”.

Ha concluso i lavori il presidente ANDIL, Luigi Di Carlantonio ricordando un’altra metafora dell’architetto Zucchi, secondo cui “il laterizio è che come la giacca blu, il blazer dell’edilizia
italiana”. Il Presidente ha richiamato su questo punto l’attenzione dell’industria dei laterizi all’innovazione, ricordando che il blazer può comunque essere innovato per essere sempre attuale, e
in tal senso quindi anche l’industria del laterizio deve avere la capacità di innovare. Così, come sta facendo ANDIL, impegnata in questi anni in progetti internazionali di ricerca sul tema della
sicurezza sismica (www.insysme.eu) e della efficienza energetica (www.lifeherotile.eu).

Le presentazioni dei relatori e il videoservizio delle interviste registrate durante l’Assemblea pubblica ANDIL sono disponibili sul sito dell’associazione www.andil.it



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